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A tu per tu con il presidente Giancarlo Ricci
Giancarlo Ricci, lei è presidente della Polisportiva Bottega da un anno, come mai ha deciso di ricoprire questo ruolo?
E’ un ruolo che ho ricoperto per necessità…potevo farlo io, poteva farlo qualcun’altro. E’ una carica che dovevamo avere e abbiamo deciso che fossi io a farlo. Però poteva assumerla anche qualche altro, infatti c’è chi è dentro la Polisportiva da più anni di me.
Lei da quanti anni è nella Polisportiva?
Sono tre anni che la seguo, anche per motivi familiari. Prima mi interessavo di calcio perché mio figlio 21enne, adesso studente universitario, praticava questo sport; poi è stata la volta della pallavolo; infatti mia figlia 15enne gioca a volley. Aveva cominciato con Alberto Renda da piccola, poi ha continuato l’iter e mi ha chiesto di seguirla. Così sono arrivato qui e ho cominciato a dare una mano, Poi si sono create situazioni che hanno fatto sì che diventassi il presidente. La soddisfazione è grande, per me è un onore, vista l’età della Polisportiva che ha più di 40 anni di storia, è una delle più vecchie della zona, però è anche un onere non indifferente.
La Polisportiva inizialmente quanti sport inglobava?
Abbiamo fatto praticamente sempre la pallavolo, tranne un anno nel quale abbiamo fatto pallacanestro contemporaneamente, è stata una cosa molto fugace. Lo sport predominante, ripeto, è sempre stato la pallavolo, sia femminile che maschile.
Torniamo al suo ruolo di presidente.
Ho trovato un po’ di difficoltà a ricoprire questa carica, infatti non avevo molta esperienza in merito, perché la pallavolo era uno sport che conoscevo poco, ma fortunatamente c’erano persone già dentro, quali Riccardo Balducci, vicepresidente, e Luigi Collecchia, segretario, nella Polisportiva da diversi anni e quindi, di conseguenza, di grande aiuto. La decisione che abbiamo preso in occasione di questa assunzione di responsabilità nei confronti della Polisportiva è stata quella di richiamare Alberto Renda che, pallavolisticamente parlando, è una persona che conosce molto bene questo sport. Dunque ci siamo un po’ cautelati. Ci siamo detti: c’è già Marco Romani, allenatore della serie C maschile ma che ci aiuta come direttore sportivo, anche se non è ufficiale…quindi con lui direttore tecnico, con Alberto Renda che ci da una mano nel settore giovanile, con Laura Renda, figlia di Alberto, che ha preso in carico la serie C femminile, l’U16 femminile, U13 femminile, un gruppo del minivolley, con queste persone abbiamo ricoperto tutta la parte organizzativa della società e sicuramente così abbiamo cominciato a mettere in piedi la struttura che vorremo completare e migliorare.
Come è stato il bilancio dello scorso anno?
Faticoso ma positivo, abbiamo mantenuto la serie C con le ragazze, abbiamo conquistato la C maschile con un ripescaggio, nel settore giovanile chiaramente non abbiamo ambizioni di vincere campionati provinciali, però in vari settori abbiamo ben figurato. In fondo l’obiettivo nostro è sicuramente la competizione, ma siamo molto contenti di vedere i ragazzi in palestra che si divertono. Quello che ci da più soddisfazione è sapere che abbiamo un gruppo di ragazzi che sono affiatati, che sono legati alla società, che stanno qui con passione. Noi riusciamo a dare ai genitori, a cui spetta il compito di educare i figli, un certo aiuto per completare la figura del ragazzo o della ragazza. Questo è importante. Infatti stiamo lavorando per trovare nuovi allenatori che vogliamo inserire nel nostro organico.
Lo staff degli allenatori è al completo?
Abbiamo coperto tutto il settore giovanile, ci mancano le due U13 femminile e maschile che non riusciamo a trovare, perché la difficoltà è che gli allenamenti sono in orari che richiedono un lavoro a mezza giornata o comunque altre attività che possono permettere di sfruttare certi intervalli di tempo. Non è facile trovare allenatori in zona.
Con chi collabora nel territorio?
Manteniamo un rapporto di collaborazione con Ca Gallo, quest’anno c’è Andrea Arcangeli che fa il secondo nella C maschile e ha un gruppo nell’U16 maschile, perché con loro vorremmo continuare il progetto del settore maschile. Quindi curare dal settore giovanile alla prima squadra.
Quali sono i progetti da attuare o attuati dalla Polisportiva?
Il “progetto Bamby”, mini volley nella scuola elementare (Bottega-Apsella). Quest’anno Laura Renda ha partecipato al corso per dirigente di scuola di pallavolo in Ancona a fine luglio. Questo ci da l’accesso alle scuole e, in collaborazione con la Federazione, possiamo organizzare dei corsi, cosa che già facevamo per conto nostro. Presentavamo dei progetti alle scuole e andavamo a fare attività promozionale. Chiaramente questo progetto adesso sarà un po’ più strutturato. L’anno scorso l’abbiamo sviluppato a Bottega e all’Apsella. Quest’anno pensavamo di allargarlo un po’, visto il nostro riconoscimento di scuola di pallavolo. Anche questo è un impegno economico, sono ore che vanno pagate, però vanno fatte. Il “Canguro in festa” era un’attività che si svolgeva nella settimana prima di Natale, ricopriva più regioni e soprattutto era l’unico torneo in quel periodo, si è interrotto perché ci voleva una macchina organizzativa non indifferente. Lo rifaremo se troveremo persone che ci diano una mano anche economicamente perché non è una cosa da poco. Era giocato in più punti, si giocava qui, si giocava al bocciodromo…era piuttosto macchinoso da organizzare…parecchie squadre e parecchi partecipanti. La “Maratona del volley” fatta di recente, ha avuto successo, inizialmente era di trenta ore, adesso è stata portata a ventiquattro. Quest’anno abbiamo ricominciato a dare una mano nell’organizzazione e vorremmo riportarla alle trenta ore.
Quindi questo è il quarantaduesimo anno di attività della Polisportiva che comunque vede coinvolti maschi e femmine in una serie di squadre con personaggi anche di un certo livello.
Sicuramente, nel maschile come avevo detto il ritorno di Roberto Pascucci che ha giocato in B1 e ritorna qui da noi, ed è contento di giocare. Ha detto: “La società mi ha dato tanto, io voglio ridare quello che ho avuto”. Questa è stata una cosa molto positiva, perché dimostra che chi ha lavorato prima ha lavorato bene.
Altri giocatori e giocatrici?
Il maschile è composto da ragazzi della vecchia guardia se vogliamo, sono tutti giovani, qui con noi da parecchi anni. Per citarne alcuni Omar Mezzolani, Mirko Zaffini….sono ragazzi che sono nella Polisportiva da diversi anni, alcuni hanno giocato solo da noi e ancora sono qui perché comunque si trovano bene.
Per quanto riguarda invece il femminile?
Siamo un po’ in difficoltà, anche quest’anno faremo una squadra giovane sicuramente. Non abbiamo ancora ben definito il gruppo. Abbiamo ricevuto recentemente un rifiuto da ragazze esperte. Attualmente abbiamo solo le giovani. Speriamo di poterci salvare con meno patema d’animo rispetto allo scorso anno.
Nella zona la pallavolo è seguita bene?
Sicuramente. Come ho detto prima la Polisportiva Bottega è da quarant’anni sul territorio e quindi è conosciuta. Abbiamo visto che c’è stato un discreto ritorno di persone in palestra, insomma, la cosa fa piacere. Il settore giovanile è sempre seguito, grazie anche ai genitori, le squadre maggiori hanno riscosso un buon successo e speriamo quest’anno di poter riportare ancora più gente in palestra.
Avete bisogno di qualcuno che vi aiuti anche perché la palestra è una e forse è insufficiente.
Avremo il problema dello spazio. Potremmo incrementare il numero degli atleti iscritti, però poi non abbiamo le ore a disposizione per poter impegnare questi ragazzi e quindi con il comune stiamo guardando un po’ se ce la possibilità di fare qualcosa, ma purtroppo le strutture qui intorno sono tutte a pagamento e bisogna vedere cosa si riesce a organizzare. E’ un problema non da poco, se si pensa che nell’entroterra ci sono delle strutture molto più imponenti di queste, come dicevamo prima noi lavoriamo con Ca Gallo, infatti Ca Gallo da la possibilità una volta alla settimana di fare un allenamento al maschile da loro. Va dato merito ai ragazzi che accettano di spostarsi. Qui in palestra gli allenamenti vengono fatti in sovrapposizione, quando un gruppo sta per finire, l’altro inizia il riscaldamento.
I ragazzi da dove vengono?
Alcuni sono di Pesaro, della nostra zona e di Morciola, quest’anno c’è un ragazzo di Macerata che studia a Urbino e che giocherà con noi, è un ragazzo giovane.
Le ragazze?
Sono tutte della zona, al massimo di Pesaro.
Alcuni atleti che hanno giocato da voi e poi sono saliti a livelli medio alti?
Roberto Pascucci, ha giocato in A2 a Piacenza, in B1 a Fano, a Bottega e a Morciano. Nicola Romani, in A2 e in B1 a Correggio, in Puglia. Enrica Roselli, in A2 a Pesaro e in Urbino. Cristina Paolini in B1 e B2. Pascucci è l’unico che ritorna, Romani è ancora in attività.
Ci puo’ dire il nome dei vostri attuali allenatori?
Marco Romani, serie C maschile, Laura Renda serie C femminile, U 16, U14 e mini volley. Andrea Arcangeli, U16 maschile e secondo allenatore serie C maschile. Giacomo Tamburini, U18, la seconda divisione femminile ed è il secondo allenatore serie C femminile. Giada Palucci, micro volley e secondo allenatore U13 femminile.
Le vostre categorie sono?
Il micro volley, per i bambini della prima e seconda elementare, allenati da Giada Palucci. Il mini volley, per i bambini di terza e quarta elementare, allenati da Alberto e Laura Renda. Il super mini volley, per i bambini di quinta elementare e i ragazzi di prima media, allenati da Alberto Renda e collaboratori.
Il settore giovanile promozionale composto da:
U13 femminile e maschile
U14 femminile
U16 femminile (anche II divisione femminile)
U16 maschile (anche II divisione maschile)
U18 femminile (altra II divisione femminile)
I divisione maschile (l’avevamo anno scorso, quest’anno la facciamo in collaborazione con Ca Gallo, nel senso che alcuni nostri ragazzi saranno dati in prestito a loro per farli crescere, in attesa di essere inseriti il prossimo anno nel gruppo della C maschile).
Serie C femminile e maschile.
Quanti tesserati ha la società?
Come atleti ne contiamo circa 140, con tutte le varie persone si arriva a circa 200.
Aspettative?
E’ inutile negarlo. Ci sono.
Ringraziamenti?
Devo ringraziare l’amministrazione comunale che ci da il suo supporto, condivide le nostre scelte. L’assessore allo sport Mirko Calzolari è molto presente, tra l’altro ha la figlia piccola che frequenta i nostri corsi. Il sindaco, Massimo Pensalfini, si interessa alle nostre vicende.
Cosa si auspica?
Sarebbe piacevole avere un consiglio che prenda le decisioni, un gruppo che si confronta e fa, portare idee; cerchiamo di portare avanti la società nel miglior modo.
Cosa pensa di Solovolley?
Solovolley lo conosciamo da poco, la cosa è positiva, è piacevole poter vedere anche lo sport di cui si parla meno. Sui giornali compaiono le grandi vetrine quali la Scavolini. Bisogna metter a fuoco tante piccole realtà che contribuiscono alla crescita di questo sport. Anche se siamo tutti abbastanza moderati, è bello partecipare ma è anche bello vincere.
Video C Femminile '11/'12